Presentazione de La Quinta Mafia alla Camera dei Deputati

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
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20 ottobre 2016

La presentazione presso la sala stampa della Camera dei Deputati di mercoledì 19 ottobre de La Quinta Mafia (RadiciFuture editore) di Marco Omizzolo, organizzata dall’On. Mattiello e che ha visto la sua partecipazione, in qualità anche di membro della Commissione Antimafia e quella di Leonardo Palmisano, è stata l’occasione per riflettere sulle mafie in provincia di Latina, sulla loro organizzazione reticolare più che piramidale, sulla presenza nel pontino di tutte le principali organizzazioni mafiose e sulla loro capacità di gestire le relative relazioni sociali mediate una direttorio informale ma efficace in cui prevale l’accordo sul conflitto. Esse secondo l’autore sanno co-gestire le loro principali attività economiche e affaristiche dentro un sistema di relazioni che ne determinano la prossimità sociale e la tendente invisibilità, condizione fondamentale per la loro sopravvivenza e soprattutto impunità. Il testo ne analizza una fase fondamentale quale quella degli anni Ottanta e il complesso di relazioni che proprio in quegli anni è andato costituendosi sino a diventare la consorteria criminale più nota, in grado di gestire il traffico di rifiuti, sia legale che illegale, di esseri umani, caporalato, di condizionare il sistema degli appalti e l’urbanistica prima latinense e poi pontina, con particolare riferimento al sud pontino.

La loro organizzazione, secondo Omizzolo, è caratterizzata da relazioni funzionali con parte del mondo politico, imprenditoriale e delle professioni, nonché con gruppi criminali locali, come con quegli esponenti che successivamente sarebbero stati denominati clan Ciarelli-DiSilvio, e mafie straniere, presenti nel pontino e attive in particolare nella tratta internazionale, prostituzione, caporalato e spaccio di sostanze stupefacenti. Si arriva a descrivere con il testo la nascita di un network sociale mafioso che lega mafie e mafiosi tradizionali con soggetti nuovi, espressione della capacità delle mafie stesse di aggiornarsi, adattarsi al nuovo contesto sociale ed economico, di conquistare spazi sempre più ampi, anche di natura globale, attraverso alleanze e strategie di conquista fondate sulla corruzione.

La conferenza è stata assai partecipata e ha consentito di comunicare anche alla stampa estera il lavoro di ricerca pubblicato. Chi volesse acquistare on line una copia de La Quinta Mafia può cliccare qui.

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