"Il Grande Iran" di Giuseppe Acconcia a Cisterna di Latina

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
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18 gennaio 2017

Tempi Moderni rafforza la sua collaborazione con l’associazione Il Ponte e presenta il primo di una serie di appuntamenti culturali di grande interesse dentro uno dei luoghi più significativi e importanti per la cultura pontina, la biblioteca della legalità di Cisterna di Latina. Alla presenza dell’autore, Giuseppe Acconcia, e con la moderazione di Pina Sodano, docente di sociologia delle migrazioni islamiche in Europa dell’università Roma Tre, si presenterà il suo ultimo libro e si discuterà di presente e futuro del Medio Oriente e di Iran, di geopolitica, di immigrazione e di democrazia.

Un’occasione importante che consentirà a chi avrà il piacere di partecipare di approfondire tematiche e contesti spesso trascurati e di comprendere forse un po’ meglio la complessità della società contemporanea e in particolare di Iran e dei processi riformisti in corso.

Si rinvia ad un’interessante intervista concessa a Tempi Moderni dall’autore per approfondire i temi che si tratteranno e il suo punto di vista.

Note sull’autore: Giuseppe Acconcia, giornalista, scrittore e ricercatore. Corrispondente dal Cairo del Il Manifesto dal 2011 e ricercatore specializzato in Medio Oriente per le Università di Londra e Pavia, ha scritto anche per The Independent, Al-Ahram weekly, Xinhua News Agency, AdnKronos, Linkiesta e openDemocracy. I suoi articoli sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo, turco, tedesco, arabo e cinese. È laureato in Economia politica all’Università Bocconi di Milano con tesi sul movimento riformista iraniano e Master in Middle Eastern Politics alla School of Oriental and African Studies (Soas) con tesi sul ruolo dei militari in politica in Medio Oriente. Ha insegnato all’Università Americana del Cairo, lavorato nella sezione Mediterraneo e Medio Oriente dell'Istituto Affari Internazionali (Iai), al Premio Sakharov (Parlamento europeo) e nella cooperazione euro-mediterranea. Ha realizzato il documentario radiofonico Il Cairo dalle strade della rivoluzione e collaborato alla drammaturgia di Pictures from Gihan dei Muta Imago. Nel 2013 ha vinto il Premio Castellano e il Premio Giornalisti del Mediterraneo.

Ha scritto, tra gli altri, Un inverno in due giorni (Fara, 2007), La primavera egiziana (Infinito, 2007) eEgitto. Democrazia militare (Exorma, 2014).

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