Missioni Teatrali, di Erika Cofone e Cristian Pandolfino

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
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01 aprile 2017

Nonostante i tempi che corrono, Tempi Moderni sta crescendo. L’esplorazione attiva della rivista, infatti, amplia il suo sguardo, arricchendo la visione con una nuova sezione: Missioni Teatrali.

Il teatro, si può ben dire, ha una sua missione, che da sempre gli dona il compito di creare – o ripristinare – un certo tipo di sensibilità che conduce all’aisthesis, la percezione più profonda e completa dell’esistenza tale da rendere la vita intellettuale degna di essere vissuta.

Ma c’è davvero bisogno di un ulteriore organismo di discussione nel già vasto panorama della critica teatrale? Dipende da ciò che si intende offrire: tra le nostre missioni c’è quello di garantire un occhio libero da qualsiasi pagliuzza di pregiudizio o trave di convenienza. L’esigenza di creare una nuova realtà nasce dal percepire e intendere il nostro spazio come un contenitore di confronto dialettico di diverse realtà che sono testimonianza. Una rete di ricerca e condivisione che sarà bacino di raccolta, dove attingeranno firme, oltre le nostre, che operano, vivono e convivono con questo settore, che riqualificano la qualità del teatro, che integreranno e arricchiranno la rivista, quale nucleo di raccolta di passaggi e visioni, modi di pensare il teatro e tutto ciò che lo riguarda.

Non ci limiteremo, quindi, a recensioni, interviste, indagini sociali e sul rapporto con le istituzioni, ma puntiamo all’incontro tra i vari critici, che vogliamo invitare a considerare Missioni Teatrali come un’occasione di scmbio collettivo, da cui far scaturire proposte concrete che incentivino e sostengano quella rivoluzione culturale di cui tanto si parla e di cui ormai troppi hanno bisogno.

In questo modo i nostri lettori potranno godere di un punto di vista privilegiato che permetterà loro di avvicinarsi per la prima volta al teatro, averne una percezione ancora più ampia o seguirne i percorsi evolutivi più contemporanei. Per i critici un punto di ritrovo e scambio, un ragionamento collettivo, un contenitore che raccoglierà i dibattiti e una prova di resistenza oltre che di immaginazione concreta. Un’analisi qualificata che sostiene l’ambizioso e necessario progetto di una nuova educazione teatrale.

Per passare dalle parole ai fatti, quindi, Missioni Teatrali.

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