Emergency con la clinica mobile a Latina. Un servizio per migranti e italiani

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
Condividi
13 maggio 2017
La clinica mobile di Emergency ha scelto la provincia di Latina per operare coi suoi mediatori, infermieri e medici affinché venga prestata a tutta la popolazione residente, italiana e straniera, la necessaria assistenza socio-sanitaria di cui essa ha pieno diritto. Un’azione di welfare di sostegno, qualificato e con una forte impronta sociale, che non determina discriminazioni tra italiani e stranieri ma che offre servizi secondo l’indispensabile spirito universalistico che deve caratterizzare il tema della salute nel mondo. Questa attività deriva probabilmente dalle molte azioni di denuncia, indagine, inchiesta e mobilitazione che diverse realtà sociali e editoriali hanno svolto nel corso degli ultimi anni (In Migrazione, MSF, Amnesty International, Medu, Istisss, Tempi Moderni e molte altre) insieme all’azione vertenziale e di assistenza del sindacato (CGIL e Flai CGIL in particolare). Senza dubbio è probabile che la maggior parte dei fruitori del servizio della Clinica Mobile di Emergency siano migranti, soprattutto indiani, che nel pontino sono particolarmente presenti e impiegati soprattutto in una specifica nicchia occupazione che è quella del bracciantato agricolo. Le attività messe in campo dalle realtà associative e sindacali sopra menzionate e non solo hanno permesso di raccogliere una mole rilevante di dati, di condurre interviste, sistematizzare informazioni e svolgere attività di mediazione e sindacale che stanno facendo emergere i connotati propri di un sistema organizzato di reclutamento, tratta, intermediazione (caporalato) e sfruttamento di natura transnazionale. L’attività di Emergency nella campagne pontine aiuta a migliorare le condizioni di salute e sociali di migliaia di persone residenti e qualunque azione in questa direzione merita di essere sostenuta e aiutata. Per comprendere nel merito questa iniziativa abbiamo pensato di chiedere direttamente ad Emergency alcune informazioni e di spiegarci l’organizzazione dell’assistenza sanitaria messa in campo. Resta indubbia l’importanza di questo progetto e la rilevanza sociale che esso ricopre. Per questa ragione Tempi Moderni è ben lieto di ospitare una loro breve intervista e di diffonderla perché quante più persone possibili possano, se lo necessitano, godere dei servizi organizzati e soprattutto sostenere operatori che si dedicano alla salute pubblica, speso sopperendo a diffuse inefficienze del servizio sanitario organizzato, curando tutti a prescindere dalla loro nazionalità, sesso, stato sociale, età e religione. Cos’ è il Programma Italia di EMERGENCY? L’articolo 32 della nostra Costituzione riconosce la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della comunità, garantendo cure gratuite agli indigenti. Ciononostante, nel 2016, 11 milioni di persone hanno rinunciato alle cure mediche per ragioni economiche. 1 persona su 4 in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale (fonte INPS); migranti, stranieri e sempre più italiani si trovano in condizioni vulnerabili, spesso ignorano l’esistenza di servizi socio-sanitari o non vi hanno accesso. Per questo nel 2006 abbiamo iniziato a lavorare in Italia con un primo ambulatorio a Palermo, dove tuttora offriamo cure mediche completamente gratuite a chiunque ne abbia bisogno. Oggi gli ambulatori di EMERGENCY sono anche a Marghera, Polistena, Napoli, Castel Volturno, Sassari e Brescia. Dal 2011, inoltre, EMERGENCY ha allestito anche delle unità mobili che hanno offerto assistenza socio-sanitaria gratuita in Puglia, Emilia Romagna, Sicilia, Campania, Basilicata, Calabria, Lombardia, Abruzzo e Lazio. Dal 2006 EMERGENCY ha visitato oltre 79.576 pazienti, italiani e stranieri, senza discriminazioni. Il 28% dei pazienti sono cittadini originari di Paesi non europei con regolare permesso di soggiorno che hanno difficoltà ad accedere al sistema sanitario nazionale. Oltre il 6% sono gli italiani che si rivolgono ad EMERGENCY per ricevere cure. Perché un ambulatorio mobile nel Pontino? Per facilitare l’accesso alle cure mediche anche in zone disagiate e remote, come le aree agricole e le periferie urbane delle città, il ‘Programma Italia’ prevede la presenza di ambulatori mobili sul territorio italiano, da Milano alle zone colpite dal terremoto in Centro Italia. Nel dicembre 2016 EMERGENCY ha deciso di attivarne uno nella provincia di Latina, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale, per offrire un servizio di orientamento socio-sanitario e assistenza medica di base alle fasce più vulnerabili della popolazione, a italiani e stranieri, senza distinzione. L’ambulatorio è aperto a tutti coloro che hanno bisogno di cure mediche, a chi vive in condizioni di marginalità, ai senza fissa dimora e ai migranti. Nel 2011 i nostri ambulatori hanno iniziato a garantire cure ai lavoratori agricoli, seguendo il flusso ciclico dei braccianti che si spostano nelle nostre campagne in cerca di impieghi stagionali. Tra i destinatari del progetto nella zona Pontina, infatti, ci sono anche i migranti che arrivano dalla regione indiana del Punjab impiegati in agricoltura e nell’allevamento che vivono e lavorano nella provincia di Latina. Ma non solo. Chi può rivolgersi all’ambulatorio mobile di EMERGENCY? Tutti. Da oltre 10 anni lavoriamo in Italia per offrire cure gratuite: offriamo a tutti il nostro aiuto perché crediamo che il diritto alla cura debba essere garantito a chiunque ne abbia bisogno. Nessuno escluso. L’ambulatorio mobile staziona nell’area urbana di Latina il venerdì pomeriggio, a Borgo Hermada (Comune di Terracina) il lunedì e il mercoledì pomeriggio, a Bella Farnia (Comune di Sabaudia) il martedì e il giovedì pomeriggio. Per maggiori informazioni: www.emergency.it

Leggi anche