Abstract tesi “La frontiera dell'accoglienza”, di Marcello Feraco

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
Condividi
25 agosto 2017
Tesi di Marcello Feraco, relatore Mauro Ferrari Dinamiche di attivazione delle comunità locali nei processi di inclusione sociale dei rifugiati: il ruolo dell’innovazione sociale. Il caso di Padova e del progetto di accoglienza in famiglia "Protetto, rifugiato a casa mia" di Caritas Italiana Il lavoro di tesi analizza le dinamiche di attivazione delle comunità locali rispetto ai processi di inclusione sociale dei rifugiati, in particolare nell’ambito di progetti innovativi i quali, rispetto all’ accoglienza istituzionale, vedono un maggiore e più diretto coinvolgimento della società civile. Si parte da una breve panoramica a livello nazionale delle più recenti sperimentazioni riguardanti l’accoglienza di richiedenti asilo in famiglia. Il focus dello studio di caso presentato è invece sul progetto nazionale di accoglienza in famiglia “Protetto, rifugiato a casa mia” di Caritas Italiana, che vede nella provincia di Padova, dove si è svolta la ricerca sul campo, una delle sue declinazioni territoriali. Per introdurre lo studio di caso viene fornita una breve descrizione del contesto socio-economico padovano, delle politiche locali per l’integrazione, nonché della rete organizzativa e degli attori del sistema locale di accoglienza. Si procede quindi ad un’analisi delle esperienze di accoglienza in famiglia attivate sul territorio padovano. Da tale analisi emergono in primo luogo le dinamiche relazionali volte a sostenere l’autonomia e l’inclusione sociale dei richiedenti protezione internazionale e, in secondo luogo, le dinamiche di rete che, a partire dalle famiglie, investono le comunità e gli attori locali. Obiettivo della tesi è infine quello di trarre, da uno studio critico di queste esperienze, alcune variabili che influiscono sullo sviluppo di un sistema di interazione nel quale si superi una concezione adattivo-individuale dell’integrazione socio-economica dei rifugiati nella comunità locale, restituendo a questi un ruolo attivo nei processi di attivazione e integrazione della stessa comunità locale.

Leggi anche