Prime note della CGIL su schema di decreto-legge Salvini

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
Condividi
27 settembre 2018
La Cgil ha elaborato una prima valutazione del Decreto Legge licenziato dal Consiglio dei Ministri che costituisce un’interessante piattaforma dalla quale partire per riuscire a comprende i punti salienti dello stesso e le conseguenze che esso rischia di produrre con riferimento, ad esempio, al complesso dei diritti riconosciuti alle persone, ai migranti e nella gestione dei beni confiscati alle mafie. Afferma la Cgil: "Il Consiglio dei Ministri ha comunicato di aver licenziato nella giornata di lunedì scorso un testo di Decreto Legge molto articolato che interessa diversi temi quali la protezione internazionale dei migranti, il riconoscimento della cittadinanza italiana, la pubblica sicurezza e la gestione dei beni sequestrati o confiscati alla criminalità organizzata. Lo schema di Decreto Legge non è al momento disponibile poiché risulterebbe non ancora inviato al Quirinale e pertanto le osservazioni sono riferite alle bozze circolate del testo d'ingresso nella riunione del Consiglio dei Ministri. Quello oggi a nostra disposizione non è quindi un testo definito e perciò non possiamo che limitarci ad una valutazione di massima sui principali nodi del testo normativo considerata inoltre la possibilità di modifica nella fase di conversione in legge. Da una prima valutazione di carattere generale, almeno per quanto attiene l’argomento dell’immigrazione, molti temi affrontati erano già stati oggetto di intervento da parte del precedente Governo (D.L 13/2017 convertito il L. 46/2017); questa riforma si inserisce dunque in un solco già tracciato, restringendo ancora di più le garanzie e i diritti riconosciuti ai migranti e ai richiedenti protezione internazionale, ma inserendo ex novo istituti e procedure ulteriormente restrittive e repressive, di assoluta rilevanza sociale e di dubbia costituzionalità. Quanto segue, quindi, vale quale semplice, prima, valutazione di massima". Per scaricare e leggere il documento clicca qui.

Leggi anche