In libreria “Caporalato. An authentic Agromafia” (Mimesis International ed.) di Marco Omizzolo e Fiammetta Fanizza

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
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06 aprile 2019
È in libreria il nuovo libro di Marco Omizzolo e Fiammetta Fanizza dal titolo “Caporalato. An authentic agromafia” (Mimesis ed, euro ). Il testo, scritto in lingua inglese, fa sintesi delle ricerche dei due autori ed esprime un punto di vista originale, aggiornato e qualificato che a partire dalla natura intima e organizzazione propria che esprime il caporalato nelle campagne italiane, passa ad analizzare il sistema della logistica e dei grandi mercati ortofruttucoli con focus specifico su quelli di Fondi (LT), Vittoria e Milano. Il fenomeno del grave sfruttamento lavorativo nelle campagne italiane viene analizzato anche alla luce anche di alcune importanti ricerche e conferme processuali con riferimento alla presenza di importanti clan mafiosi dediti anche al caporalato e allo sfruttamento lavorativo nel Nord Italia e in particolare nelle regioni del Piemonte e della Lombardia. Sono inoltre compresi i rilievi statistici della Guardia di Finanza con riferimento agli interventi complessivi compiuti nel territorio nazionale nel 2018 a contrasto del caporalato in seguito all'applicazione delle legge 199/2016 ad esso dedicata. Il libro è pubblicato dalla casa editrice Mimesis (International) ed è acquistabile cliccando sul link: www.barnesandnoble.com/w/books/1130710550 Qui l'abstract in inglese The goal of this essay is to analyze the effects produced by criminal networks involved in the production and harvest of agricultural products. Focused on the analysis of caporalto, it augues about the enslavement of immigrant agricultural labourers and territorial segregation practices. Moreover it deals with the topic of the agromafias’ role and discuss some matters related to the deregulation of the agricultural market as well as the general crisis of the agroindustries. Because caporalato has become a methodological instrument in the frame called globalization of the farmlands, this essay truis to evaluete the complex relationship between the agromafias’ power and the operational conditions of Italy’s local economies. So the authors explore elements of the extremely pervasive criminal network that determines productive trends of entire agricultural departments with the intention to denounce the dangerous socio-cultural drifting that mafia-like criminal organizations are creating in Europe. Qui l'introduzione di uno dei contributi di Marco Omizzolo in inglese e in italiano In inglese The analysis of the various forms and modalities of infiltration, establishment and entrenchment of mafia organizations in Italy and, in particular, in the agri-food sector, allows us to understand the evolution of a criminal system which has now assumed a systemic nature, due to its ability to influence and manage crucial sectors such as logistics and part of mass retailers, not only being in labour recruitment and illegal use, sometimes migrant, to be used in agricultural fields. According to the Agro-mafia dossier of Eurispes (2017), the annual total business volume of the Agro-mafia in 2016 would have risen to € 21.8 billion with a jump of 30% over the last year. Still according to Eurispes, the Italian agro-food system attracts the interest of the various mafia organizations, in some cases operating in association with foreign ones, which act by abandoning the "military" dress to dress the "double-breasted", succeeding into discover and manage the advantages of globalization, new technologies, economics and finance 3.0, together with the processes of restructuring and reorganization of the agricultural supply chain and with them the dynamics of contemporary capitalism (Colloca C., Corrado A, 2013). On the supply chain side, the mafias, after having contracted out to common criminals the burden of organizing and managing the illegal recruitment of labor (Gang-masters) and other numerous forms of exploitation, they manage to condition the market by establishing the prices of crops, managing transport and sorting, the control of entire supermarket chains, the export of our true or false Made in Italy, the creation of Italian sounding production centres abroad and the creation of new sales networks at the minute. The criminal powers, therefore, settle in the path that fruits and vegetables must make to reach the tables of Italians. An essential hub in this system is represented by some large trading markets such as large retailers and logistics. The aim of this essay is to analyse, through a sociological and historical-chronological approach, the presence, settlement and organisational methods of the various mafias in the Italian food chain with particular reference to the Fruit and Vegetable Market, especially that ones of Milan and Fondi. , including those settlements and rooting in the north of the country, through logistics. Key sectors and poorly analysed contrasts opposed by the fundamental action of the police and the Magistrates, which is summarized here by the fundamental action carried out against the Agro-mafias and the illegal intermediation of labor carried out by the Financial Police. In italiano L’analisi relativa alle diverse forme e modalità di infiltrazione, insediamento e radicamento delle varie organizzazioni mafiose in Italia e, in particolare, nel settore agroalimentare, consente di comprendere l'evoluzione di un sistema criminale sino a metterne in luce la natura sistemica, in ragione della loro capacità di condizionare e spesso gestire settori nevralgici dello stesso, come la logistica e parte della Grande Distribuzione Organizzata, non restando settorializzata nel solo reclutamento e impiego illegale di manodopera, a volte migrante, da impiegare nei relativi campi agricoli. D'altro canto, secondo lo studio Agromafie di Eurispes (2017), il volume d'affari complessivo annuale dell'agromafia nel 2016 sarebbe salito a 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30% nel corso dell’ultimo anno. Il sistema agroalimentare italiano, dunque, ancora secondo Eurispes, attira l’interesse delle varie organizzazioni mafiose, in alcuni casi operanti in associazione con quelle straniere, le quali agiscono abbandonano l’abito “militare” per vestire il “doppiopetto”, riuscendo a scoprire e a gestire i vantaggi della globalizzazione, delle nuove tecnologie, dell’economia e della finanza 3.0, insieme ai processi di ristrutturazione e riorganizzazione della filiera agricola e con esse delle dinamiche proprie del capitalismo contemporaneo (Colloca C., Corrado A, 2013). Sul fronte della filiera agroalimentare, le mafie, dunque, dopo aver ceduto in appalto ai manovali l’onere di organizzare e gestire il caporalato e altre numerose forme di sfruttamento, condizionano il mercato stabilendo i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il controllo di intere catene di supermercati, l’esportazione del nostro vero o falso Made in Italy, la creazione all’estero di centrali di produzione dell’Italian sounding e la creazione ex novo di reti di smercio al minuto. I poteri criminali, dunque, si insediano nel percorso che frutta e verdura devono compiere per raggiungere le tavole degli italiani e che vede uno snodo essenziale in alcuni grandi mercati di scambio per arrivare alla grande distribuzione e alla logistica. Questo saggio ha, dunque, come obiettivo, quello di analizzare, mediante un approccio sociologico e storico-cronologico, la presenza, modalità insediative e organizzative delle varie mafie nella filiera agroalimentare italiana con riferimento in particolare ai Mercato Ortofrutticoli, soprattutto quello di Milano e Fondi, comprendendo quelle insediative e radicamento nel Nord del Paese, passando per la logistica. Settori nevralgici e poco anlizzati contrastati mediante l'azione fondamentale delle forze dell'ordine e della Magistratura che qui viene sintetizzata mediante l'azione fondamentale compiuta contro le agromafie e l'intermediazione illecita di manodopera compiuta dalla Guardia di Finanza. Indice Introduction 1. When We Talk About Caporalato, We Are Talking About an Agromafia - Fiammetta Fanizza 2. The Italian Agromafia Chain and Its Territorial Rooting - Marco Omizzolo 3. Immigration, Agricultural Work, and the “New Social Matter” - Fiammetta Fanizza 4. Anti-mafia activity of the Financial Police in 2017 - Marco Omizzolo 5. Integration Demand and New Inclusion Offers - Fiammetta Fanizza Conclusion Welfare and Combatting the Agromafias - Fiammetta Fanizza, Marco Omizzolo Bibliography Dossier Autori Fiammetta Fanizza is a sociologist in the Department of Humanities at the University of Foggia. She is a scholar interested in public space and political engagement analysis. More specifically, her research study concerns space commodification, with particular attention to the role of urban planning in comparison with the processes of democratic participation. She has published broadly on these themes. Marco Omizzolois a sociologist, scientific director of In Migrazione co-op, president of Tempi Moderni Research Center and Eurispes researcher. He’s also lecturer at Università Ca’ Foscari Venezia, and at Università di Pisa. His research focuses on Italian and foreign mafias, caporalato, agromafia and ecomafia; in his fieldwork he worked for several months as an undercover labourer in Italy and India. He collaborates with Amnesty International, and in 2018 he received a honour from the Italian President of the Republic for his loyalty in exposing crimes against humanity.

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