“Le mani del rispetto”: inaugurato a Latina il primo monumento dedicato ai braccianti Sikh

PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
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28 aprile 2021
È stato inaugurato oggi, a Latina, nel nei pressi delle autolinee, in occasione della giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, il monumento “Le Mani del Rispetto”, una scultura bronzea di Dante Mortet realizzata attraverso il calco delle mani dei braccianti Sikh dell’Agro Pontino.

L’iniziativa, inserita in un percorso più ampio, è stata realizzata dal Centro Studi Tempi Moderni, da Roma BPA- Mamma Roma e i suoi figli migliori e da Mano Artigiana, e ha avuto il contributo della Rappresentanza italiana della Commissione Europea.

Per Paolo Masini, presidente di Roma BPA, che ha coordinato l'incontro, e tra i promotori dell'evento "un'iniziativa che abbiamo fortemente voluto, dall'altissimo valore simbolico e che, non a caso, abbiamo scelto realizzare in questa giornata così significativa e che, inoltre, si pone a cavallo di due date importanti per la storia del nostro paese, il 25 aprile e il primo maggio".

Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dall'Europa e del lavoro manuale e la necessità di tutelare tutti i tipi di lavoratori da qualunque parte provengano dichiara. "un momento di riconoscimento dell'impegno svolto in questa in quest'area e la continuazione di uno sforzo di integrazione dei lavoratori stranieri iche danno un contributo fondamentale allo sviluppo economico del nostro paese”.

Franco Gabrielli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Autorità delegata alla Sicurezza della Repubblica ha aggiunto: "L'immigrazione è tema da non declinare in buonismi o cattivismi ma va governato con un' intelligente politica dei flussi, rimpatriando chi delinque, attuaando una forte politica di integrazione . Senza integrazione c' e' insicurezza. Riaffermare la dignità delle persone misura la civiltà di una società e comabattere il caporalato va in questa direzione. Il fatto che questo monumento riporti il concetto del rispetto sintetizza al meglio questa iniziativa".

Il presidente del Centro Studi Tempi Moderni, Marco Omizzolo e sociologo Eurispes promotore dell'iniziiativa evidenzia: “Li’ dove c'è il caporalato, e in questa provincia ce n'è molto,lì dove ci sono le mafie, non c'è democrazia: uomini e donne sono costretti a lavorare come schiavi e questo non è proprio di un paese civile. Ma noi vogliamo diventare un paese civile e questa scultura ricorderà a tutti e per sempre che non solo c'è un impegno ma c'è una responsabilità collettiva nel costruire democrazia e non solo nel celebrarla”.

Dante Mortet, l’artista autore dell’opera, sottolinea come “le Mani del Rispetto siano un’opportunità affinché una scultura possa diventare un simbolo, sul territorio, di una storia di civiltà”.

Per il sindaco di Latina, Damiano Coletta, dichiara:“Questa opera di alto valore simbolico in un momento come questo fa il focus sul mondo del dei braccianti agricoli che nel nostro territorio ha una presenza importante e di fatto anche sulla piaga del caporalato riguardo a cui ognuno deve fare la propria parte”.

L’Assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino "abbiamo siglato un protolocollo con le parti istituzionalii e datoriali sui diritti e sulle regole fino ad arrivare ad una legge sul contrasto al caporalato" Un. concvetto ribadito da Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio. relatrice della legge contro il caporalato "abbiamo voluto garantire dignità e diritti, cercando di azzerare i 70 chilometri che ci sono tra la Pisana e Latina.Una giornata importante questa contro l'indifferenza.

Toccanti e commoventi le testimonianze di due esponenti della comunità dei braccianti indiani, uno dei quali con permesso di soggiorno per motivi di giustizia contro un padrone che lo aveva condannato al lavoro gravemente sfruttato per sei anni.

Molte le personalità intervenute, tra le quali, Maurizio Falco, Prefetto di Latina, Roberto Iovino, Segretario Generale Cgil Roma, Giovanni Gioia Segretario Generale Cgil Frosinone e Latina, Ilaria Masinara Campaigner Di Amnesty International.

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