È dottore di Ricerca in Etnologia e Etnoantropologia presso l’Università di Roma Sapienza. È docente a contratto di Etnografia Visiva presso l’Università del Molise. Da anni svolge attività didattica e di ricerca presso le Università di Roma Sapienza, Università del Molise, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Accademia di Scienze Umane e Sociali di Roma. È stata vincitrice di diversi bandi post lauream e post dottorato e di progetti di ricerca etnografica. È membro di redazione di diverse riviste di settore M-DEA/01 di fascia A secondo i criteri ANVUR. È membro di Associazioni Antropologiche italiane e straniere e fa parte del Direttivo dell’AISEA. Ha svolto diverse campagne di ricerca e catalogazione sui beni demoetnoantropologici per comuni, istituzioni e ICCD, soprattutto in relazione alle candidature UNESCO di beni culturali immateriali. È autrice di documentari etnografici. Gli interessi di ricerca si concentrano principalmente sulle regioni centromeridionali italiane: Campania, Lazio, Molise, Sicilia, sulla migrazione di seconda generazione romena in Italia e sulla diaspora italiana negli Stati Uniti. Ha pubblicato numerosi contributi scientifici nazionali e internazionali sulle seguenti tematiche: festa, patrimonio culturale immateriale, politiche dell’identità e della diversità culturale, politiche UNESCO, etnografia visiva, migrazione, antropologia dei media, mediazione culturale, processi di patrimonializzazione e di partecipazione. La monografia, pubblicata nel 2015 per Armando Editore, “Etnografia di una passione. I Gigli di Nola tra patrimonializzazione e mutamento ai tempi dell’UNESCO” è risultata vincitrice della XLII edizione del Premio Scanno per la sezione Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari. In questi anni, all’interno di una ricerca svolta con Letizia Bindi su cui si sta scrivendo un volume, con antropologi e veterinari ha redatto perizie scientifiche e un disciplinare partecipato con i protagonisti, in relazione al caso giudiziario delle Carresi del basso Molise.